Io vivo di fantasie. Ma non mi considero una donna che fantastica perché non ha il coraggio di vivere. Le fantasie sessuali restano tali solo fino a quando si incontra la persona giusta con cui trasformarle in realtà. Alcune invece sono destinate a rimanere tali, perché l'unica eccitazione sta nell'immaginarle. Per esempio e' eccitante una scena di stupro da parte di una mezza dozzina di energumeni modello Lex Steele, ma non mi piacerebbe essere realmente stuprata in qualche vicolo :P

Quando mi tocco e immagino scene oscene (caruccia sta paronomàsia!) creo una specie di trama che lega le varie situazioni, e il filo che le unisce e' sempre lo stesso: il MIO UOMO che mi fa fare tutte quelle cose maiale. Non si tratta di un alibi creato per mettere a tacere la coscienza. Non ho bisogno di giustificazioni, neanche con me stessa. E' che con la maturità ho capito che il sesso slegato da un rapporto completo basato su amore, complicità, sintonia, condivisione ecc, e' privo di significato. Purtroppo per me, il sesso ce l'ho nel cervello, non in mezzo alle gambe.
Ora, il MIO UOMO non esiste, o, più ottimisticamente, non l'ho ancora incontrato. E avere come zona erogena la materia grigia comporta qualche difficoltà. Forse e' per questo che non trombo da diversi anni. E che vivo di fantasia :)
Le fantasie che racconto in questo blog sono le scene oscene dei miei momenti di piacere. E le racconto perché mi piace farlo.