L'attesa
Giorno Zero
Ci incontreremo tra otto giorni, domenica prossima. Prima non è possibile, purtroppo.
Non ci è servito poi tanto per deciderci. Non ho avuto bisogno di lunghi corteggiamenti.
Sensazioni "a pelle" attraverso le onde cerebrali, le parole che titillano i neuroni clitoridei attraverso le onde magnetiche. Partita la testa, e la testa è una locomotiva potente, e si trascina appresso tutto il resto.
Sì, sono pronta.
Ci incontreremo tra otto giorni, domenica prossima. Prima non è possibile, purtroppo.
Non ci è servito poi tanto per deciderci. Non ho avuto bisogno di lunghi corteggiamenti.
Sensazioni "a pelle" attraverso le onde cerebrali, le parole che titillano i neuroni clitoridei attraverso le onde magnetiche. Partita la testa, e la testa è una locomotiva potente, e si trascina appresso tutto il resto.
Sì, sono pronta.
Domenica
E' così. Ti ho scelto, ma in realtà non l'ho fatto. Come il sole non sceglie da che parte tramontare, né la luna da dove sorgere, io non ho scelto te. Doveva semplicemente essere così.
Vorrei riuscire a dirti come mi sento, ma te lo dirò senza parole, guardandoti negli occhi. Tra sette giorni.
Dovrei essere stanca, ho dormito sì e no due ore, sono soltanto le 11 del mattino e ho già preso il mio settimo caffè e fumato un pacchetto di sigarette. Ma mi sento viva, piena, calda.
Lunedì
Notte in bianco, a rigirarmi nel letto.
Parliamo, scriviamo, ci raccontiamo. Raccolgo pezzi di te, che si incastrano nel mio puzzle.
La mia testa l'hai già presa. Stai lentamente prendendo altro di me. Spero che anche i miei sensi saranno rapiti come il resto.
E' così. Ti ho scelto, ma in realtà non l'ho fatto. Come il sole non sceglie da che parte tramontare, né la luna da dove sorgere, io non ho scelto te. Doveva semplicemente essere così.
Vorrei riuscire a dirti come mi sento, ma te lo dirò senza parole, guardandoti negli occhi. Tra sette giorni.
Dovrei essere stanca, ho dormito sì e no due ore, sono soltanto le 11 del mattino e ho già preso il mio settimo caffè e fumato un pacchetto di sigarette. Ma mi sento viva, piena, calda.
Lunedì
Notte in bianco, a rigirarmi nel letto.
Parliamo, scriviamo, ci raccontiamo. Raccolgo pezzi di te, che si incastrano nel mio puzzle.
La mia testa l'hai già presa. Stai lentamente prendendo altro di me. Spero che anche i miei sensi saranno rapiti come il resto.
Martedì
Sto forse idealizzando qualcosa che non esiste? Sì, il rischio di sopravvalutare le sensazioni c'è, ma non riesce a raffreddarmi. Anzi.
Il desiderio cresce, più ti annuso e più ti sento dentro. Ed è molto bello.
Anche stanotte l'ho trascorsa a contorcermi sul letto, insonne per ore e ore. Le visioni, le sensazioni, i desideri, non mi danno tregua. Mai.
Sto forse idealizzando qualcosa che non esiste? Sì, il rischio di sopravvalutare le sensazioni c'è, ma non riesce a raffreddarmi. Anzi.
Il desiderio cresce, più ti annuso e più ti sento dentro. Ed è molto bello.
Anche stanotte l'ho trascorsa a contorcermi sul letto, insonne per ore e ore. Le visioni, le sensazioni, i desideri, non mi danno tregua. Mai.
Mercoledì
Poco fa un pensiero mi ha tenuta sognante per qualche minuto con lo sguardo vuoto sul monitor: ti vedevo disteso sopra di me, con la bocca incollata alla mia, le lingue intrecciate, le mani dell'uno tra i capelli dell'altra. Non la solita visione viziosa e depravata, ma la sensazione era così intensa che quasi sentivo il calore del tuo corpo sul mio.
Ho dormito pochissimo, di nuovo.
Non riesco proprio a rilassarmi, ma sto bene, è l'attesa che mi divora, ed è piacevole anche se sfibra.
Poco fa un pensiero mi ha tenuta sognante per qualche minuto con lo sguardo vuoto sul monitor: ti vedevo disteso sopra di me, con la bocca incollata alla mia, le lingue intrecciate, le mani dell'uno tra i capelli dell'altra. Non la solita visione viziosa e depravata, ma la sensazione era così intensa che quasi sentivo il calore del tuo corpo sul mio.
Ho dormito pochissimo, di nuovo.
Non riesco proprio a rilassarmi, ma sto bene, è l'attesa che mi divora, ed è piacevole anche se sfibra.
Giovedì
Notte completamente in bianco, a rigirarmi nel letto, a cercare conforto nelle dita. Cinque, sei volte, non ricordo quante, ma nulla, restavo accesa, piena di voglia, incapace di distogliere la mente da mille immagini.
Ti voglio così tanto da non riuscire a ragionare, mi sento una gatta in calore.
Notte completamente in bianco, a rigirarmi nel letto, a cercare conforto nelle dita. Cinque, sei volte, non ricordo quante, ma nulla, restavo accesa, piena di voglia, incapace di distogliere la mente da mille immagini.
Ti voglio così tanto da non riuscire a ragionare, mi sento una gatta in calore.
Venerdì
La fantasia non mi basta più, ho bisogno di pelle e carne.
Cerco di immaginare il nostro incontro, cosa indosserai, come mi guarderai, cosa proveremo al primo contatto. Le farfalle allo stomaco diventano calabroni ronzanti.
E poi fa così caldo... sono scombussolata, infastidita, irrequieta. Proviamo con la Valeriana.
La fantasia non mi basta più, ho bisogno di pelle e carne.
Cerco di immaginare il nostro incontro, cosa indosserai, come mi guarderai, cosa proveremo al primo contatto. Le farfalle allo stomaco diventano calabroni ronzanti.
E poi fa così caldo... sono scombussolata, infastidita, irrequieta. Proviamo con la Valeriana.
Sabato
Ho dormito, finalmente. Non molto, la sveglia ha suonato alle 8, ma almeno 5 ore le ho dormite senza risvegli tormentosi.
La testa è più leggera, ma l'eccitazione si mischia alla paura. E se ci fossimo solo illusi? Ora che siamo quasi alla fine dell'attesa, mi sembra tutto così irreale.
Ho dormito, finalmente. Non molto, la sveglia ha suonato alle 8, ma almeno 5 ore le ho dormite senza risvegli tormentosi.
La testa è più leggera, ma l'eccitazione si mischia alla paura. E se ci fossimo solo illusi? Ora che siamo quasi alla fine dell'attesa, mi sembra tutto così irreale.
Domenica
Mezz'ora sotto la doccia non basta a rilassarmi. Ho i muscoli contratti dalla fronte alle dita dei piedi. Accarezzo il mio corpo con la crema, un leggero sollievo. Smalto, trucco, lingerie, abito, scarpe, profumo. Accidenti al caldo, non le posso proprio mettere le calze. Le sfilo con rimpianto, ma le metto in borsa.
Sono pronta.
Vibra il cellulare, un messaggio: "sono sotto casa tua, scendi". Non riesco quasi a respirare.
Mi chiudo la porta alle spalle, pochi passi e apro il cancello.
Ti vedo.
Mezz'ora sotto la doccia non basta a rilassarmi. Ho i muscoli contratti dalla fronte alle dita dei piedi. Accarezzo il mio corpo con la crema, un leggero sollievo. Smalto, trucco, lingerie, abito, scarpe, profumo. Accidenti al caldo, non le posso proprio mettere le calze. Le sfilo con rimpianto, ma le metto in borsa.
Sono pronta.
Vibra il cellulare, un messaggio: "sono sotto casa tua, scendi". Non riesco quasi a respirare.
Mi chiudo la porta alle spalle, pochi passi e apro il cancello.
Ti vedo.
Scritto da
seXcessive
sabato 3 settembre 2011
alle
15:10
6
commenti
Argomento: fantasie erotiche, storie di sesso vissuto
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6 commenti:
21:45, 03 settembre, 2011 -
Non ho capito da che parte si guarda :O Se a ritroso o in avanti, nel futuro ...
13:40, 04 settembre, 2011 -
La vita è fatta di attese. Qualche volta l'attesa del piacere è già un piacere, se non superiore al piacere stesso.
Puoi guardarla come vuoi, è il passato, il presente e il futuro.
Non a caso ha doppio tag, Esperienze e Fantasie :)
12:05, 05 settembre, 2011 -
leggendo le tue emozioni , sensazioni deve considerarsi davvero fortunato l'uomo che hai atteso. bacioni ZORRO
23:50, 05 settembre, 2011 -
semplicemente spettacolare...un crescere d'emozioni.....il fremito che si sente in attesa di "quel momento" ....
1 settimana scorreva tra le righe nella velocità con cui volevi che arrivasse il fatidico momento....
bellissimo
08:34, 06 settembre, 2011 -
e poi.......?attendo...novità
08:49, 06 settembre, 2011 -
Anche io.
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