Il (mio) sesso

Il primo approccio cosciente al sesso l'ho avuto verso i 7/8 anni. Sfogliavo di nascosto giornalini e fumetti porno trafugati dal cassetto di mio padre, da Oltretomba a Isabella, da Jacula a Biancaneve, e poi Helga, Lucifera, Satanik e Lucrezia, mostrando fin dall'infanzia un temperamento sessuale molto "maschile". Mi piaceva il sesso pecoreccio, sguaiato, volgare, anche violento ed estremo.
Mi eccitavano gia' da allora le carni esposte ed abbondanti, i culi dilatati e sfondati da enormi cazzoni, le grosse tette strizzate da mani ignoranti. O magari sono state proprio quelle "letture" da camionista a formare la mia sessualità. Chissà.
Fatto sta che i miei primissimi orgasmi li debbo allo sfintere dilatato e gocciolante di una di quelle eroine di carta e di china.
E nonostante una rigida educazione, anzi direi quasi bigotta, sono cresciuta maiala. Pero' i paletti moralistoidi hanno tenuto parecchio, a 19 anni ero ancora vergine. Sì ok, mi masturbavo almeno due volte al giorno, e a volte mi prendeva il raptus del record (17 orgasmi in due ore, cazzarola che tempra che avevo!), però ero illibata :P Un esemplare perfetto di puttana ipocrita.
Ma quei paletti, e non solo quelli, li spazzò via un vecchio porco amico di famiglia. Classico caso di violenza carnale fatta in casa.
La reazione allo stupro non fu di rifiuto al sesso, anzi. Superato il trauma, si aprì il vaso di Pandora, e persi ogni inibizione.
Una gioventù sessualmente bruciata, passando letteralmente da un cazzo ad un altro. Una sequenza di scopate senza volto, e spesso senza piacere, se non quello della vanità. Non ero io la tacca su quelle mutande, ma loro una tacca sul mio tanga.
Mi e' anche andata di culo, erano tempi grigi gli anni 80/90. Mai presa una malattia.

A volte non so se ridere o piangere al pensiero di tutti quei cazzi senza volto, uomini (parlo di centinaia, non di poche decine) di cui non ho memoria. Rimorsi non ne ho, intendiamoci, solo il rimpianto di non essermi goduta il sesso come avrei potuto: qualità più che quantità. Anche se ovviamente qualche storia seria e più o meno duratura ha interrotto questo collezionismo compulsivo.
Però almeno sulla varietà non ho nulla da recriminare: rapporti anali, orali, lesbo e sadomaso, non mi sono fatta mancare (quasi) nulla in fatto di perversioni :P
Che poi "perversioni" è un termine che non mi si adatta. Fatico a giudicare perversa una pratica o una fantasia sessuale. Sarà colpa (o merito, dipende dai punti di vista) di quelle letture infantili, ma nel sesso non trovo nulla di perverso, anche nelle sue manifestazioni più estreme.

Ora sono in fase di astinenza sessuale. Da qualche anno non vedo un cazzo dal vivo (e qui il mio migliore amico direbbe "bisogna risolvere i tuoi problemi oculistici!"), e non ho rapporti fisici se non con me stessa: dita, porno e fantasia.
Mi e' mancato il cazzo in questi anni? Sì e no. Il pezzo di carne in sé stesso non mi interessa. Ma proprio in questo periodo di astinenza ho capito cosa è per me il sesso, e scoperto nuove emozioni, desideri, esigenze. A volte bisogna chiudere gli occhi per poter vedere veramente.

NOTA: ho scritto questo post circa un anno e mezzo fa. Da allora alcune cose sono cambiate. Soprattutto riguardo l'astinenza ;)

9 commenti:

Simonedejenet ha detto...

22:26, 13 agosto, 2011

Ben venuta :) Quest'estate si presente torrida, sul finale ...
Simonedejenet

seXcessive ha detto...

01:38, 14 agosto, 2011

Oh, sì. Torrida è l'aggettivo giusto ;)

mente_perversa ha detto...

02:37, 14 agosto, 2011

ciao e benvenuta
..mi piace il tuo pensiero e il tuo modod i edere le cose..per me la perversine non eiste come dici tu..nel senso che tutto è relativo e ttto soggettivo. una cosa perversa per te non lo è per me e icevesa..tutto è ammesso se da tutti vouto e all'interno di questi limiti...non eisotno limiti :-)

seXcessive ha detto...

14:34, 14 agosto, 2011

@mente_perversa Già, proprio così: la consensualità dovrebbe essere l'unico metro di giudizio :)

kiro2006 ha detto...

22:09, 14 agosto, 2011 -



Anche a me piacevano i fumetti erotici....Jacula me la ricordo....avevi letto l'episodio intitolato "Carnevale di sangue" ??

seXcessive ha detto...

17:05, 15 agosto, 2011 -

@Kiro Onestamente, non stavo lì a leggere testi o titoli, accucciata sul pavimento con l'ansia che in casa mi scoprissero. Però guardavo le figure :)

tribolone ha detto...

23:47, 16 agosto, 2011 -

i dizionari recitano alla voce peerversione, ciò che devia dalla norma naturale con specifiche nel campo sessuale. chiaramente tutti sappiamo che sarebbe monotono, se non fortemente invogliante, un sesso tipo lei sotto lui sopra. sempre con le stesse modalità, perchè qualche bigotto sostiene che è sbagliato, addirittura che è ...peccato. non voglio qui ricordare la sodomia praticata dai fedeli cristiani...in barba al peccato. la religione crtistiana è talmente comoda che anche questo, con due ave maria non diventa più peccato.
mi piace come scrivi e, soprattutto libera da pregiudizi, racconti gli stimoli e il sesso visto e vissuto, coome a te piace.
condivido e approvo.

Fedifrago ha detto...

Sulle perversioni, ci sarebbe molto da dire. Per sintetizzare io ritengo che la sperimentazione di "pratiche differenti" sia più attinente alla curiosità; la necessità, invece, di superare sempre e costantemente un qualche limite - a mio avviso - è un segnale di patologia.

seXcessive ha detto...

Ciao Fedi :)

Il desiderio di superare i limiti (almeno per me) nasce dalla curiosità, non è una necessità. Con questo non voglio dire di non essere un caso patologico. Non mi stupirei se così fosse. Però vedi, è quella molla che, in un corridoio con cento porte spalancate, ti spinge ad aprire proprio l'unica porta chiusa, per vedere cosa c'è dall'altra parte.